23/11/08

Te taggo, la mania di taggare

La mania è ormai quasi incontrollabile in Italia. Tutti ne parlano, tutti si iscrivono e tra poco non ci saranno più segreti.
Chissà se gli imprenditori cominceranno a controllare i propri dipendenti in ufficio, perché si trascorre sempre più tempo su www.facebook.com ma il datore di lavoro non può certo permettersi di non farci adempiere al nostro compito.
Anche se in fondo ci sono tutti, e sicuramente anche il nostro boss con foto e amici a pensare quale frase scrivere nello stato che recita cosa fai in questo momento?
Una delle fisime maggiori di questo momento è mettere un tag a foto e video, la continua voglia che ha portato un utente a rifare una canzone sulle note di Ligabue: "Te taggo su Facebook". Su, scriviamo i commenti nella bacheca della foto, c'è anche tu nonno.



Qui anticipavamo il rischio dei dipendenti delle aziende che hanno trascorso all'inizio molte ore su FB durante le ore di lavoro, eravamo agli albori del successo che successivamente ha raggiunto la community.
In effetti avevamo visto giusto, infatti sono molti i casi di chi ha perso il posto proprio perché si sono dedicati maggiormente a passare il tempo su questo sito invece di produrre come è giusto quando si ha una responsabilità.
Tuttavia, ricordiamo che con regole più chiare in ogni società, sarebbe più semplice capire come non aver paura di far arrabbiare chi sta più in alto di noi, anche perché abbiamo tutti una famiglia da mantenere oppure un futuro da tutelare.